L’ipnosi per intervenire sulle credenze disfunzionali
Che cosa si intende per credenze disfunzionali
Le credenze disfunzionali si esprimono attraverso scorciatoie mentali e automatismi del pensiero ed è fondamentale per una psicoterapia efficace saperle riconoscere e smontare.
Hanno il potere di distorcere i dati di realtà e di attivare stati d’animo sgradevoli dai quali, infine, originano comportamenti disfunzionali o lesivi per la persona. Ad Albert Ellis si deve, infatti, la distinzione di tre livelli di attivazione connessi alle credenze:
- cognizioni (pensieri e convincimenti);
- stati d’animo ed emozioni;
- azioni e comportamenti.
Gli esiti più comuni dell’azione svolta dalle credenze disfunzionali sono davvero sotto gli occhi di tutti, ad esempio “fumo, ma non posso farci niente”, “sono fatto così e nessuno può realmente cambiare”, “non potrò rifarmi una vita senza di lui/lei”, “mi hanno licenziato, non valgo nulla”.
Credenze disfunzionali e volontà di cambiare
Nell’attività clinica capita frequentemente di incontrare pazienti che formulano una richiesta di aiuto connessa alla difficoltà di intraprendere un cambiamento, seppur molto desiderato.
Procedendo nel lavoro di indagine psicologica spesso mi accorgo che la sofferenza di queste persone giace sul loro caratteristico modo di approcciare alla vita e dare significato agli eventi.
Grazie al lavoro di importanti autori come, tra tutti, Albert Ellis, i cui grandi meriti hanno dato slancio alla psicologia cognitiva, sappiamo oggi che la mente umana classifica il mondo circostante sulla base di classificazioni generalizzanti, che possiamo chiamare “credenze”.
Le credenze rappresentano delle convinzioni che costituiscono dei veri e propri occhiali con cui guardare la realtà, e che condizionano ampiamente l’agire della persona, andando a concorrere alla realizzazione del suo sistema percettivo-reattivo.
Quando tali convincimenti sono costituiti da pensieri irrazionali, paralizzanti e limitanti, il soggetto non è in grado di attivarsi veramente per raggiungere i suoi obiettivi o per intraprendere il cambiamento desiderato. Spesso dietro a tali ragionamenti irrazionali c’è una “esperienza attivante”, ovverosia un episodio, magari dimenticato e lontano nel tempo, in cui qualcosa di potente per la persona è accaduto e si è depositato in un convincimento che resta attivo, fintantoché non sarà disinnescato da un lavoro di elaborazione.
Il percorso terapeutico per arrivare al cambiamento
L’esperienza clinica evidenzia come la psicoterapia strategica in combinazione con l’ipnosi rappresenti una significativa opportunità per avviare e conquistare il cambiamento.
Attraverso una terapia autobiografica, mediante la ricostruzione e la riscrittura emotiva di eventi carichi di significato per il paziente, risulta possibile depotenziare gli abituali schemi di riferimento e le credenze.
In particolare, l’ipnosi offre l’indubbio vantaggio dato dall’accesso facilitato ai contenuti inconsci.
Proprio per mezzo della trance si compie il primo, fondamentale, passo: il paziente diventa consapevole dei pensieri automatici che determinano immobilismo o sofferenza nella sua vita e che sono alla base di decisioni, comportamenti e reazioni. Con l’aiuto di queste informazioni venute alla coscienza, la persona può cominciare a formulare o riformulare i suoi scopi esistenziali e, per mezzo della psicoterapia, avrà l’opportunità di sviluppare la corretta focalizzazione nonché l’adeguato atteggiamento per evolvere e conquistarli.
L’impiego dell’ipnosi
L’ipnosi consente un percorso di crescente consapevolezza e forza interiore che concorre al cambiamento del sistema percettivo-reattivo del paziente. Si tratta del complesso intreccio di elementi responsabili del modo in cui percepisce e attribuisce significato agli eventi e, conseguentemente, come ad essi reagisce.
Imparando a modificare con tenacia i pensieri irrazionali che sono responsabili dei comportamenti dannosi e della sofferenza psicologica, il paziente può affrancarsi dal passato e ritrovare la continuità del Sé.
Riferimento bibliografico
Ellis A, Ragione ed emozione in psicoterapia, 1989, Astrolabio
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