Ipnosi e dipendenza affettiva
La relazione di coppia è un accordo tra due persone che scelgono di condividere le reciproche esistenze impegnandosi nella direzione di progetti comuni. Le relazioni di coppia trovano fondamento nella negoziazione delle aspettative e delle responsabilità reciproche, nella condivisione di bisogni d esigenze, nella comunicazione assertiva di desideri e attese. Nell’insieme, tali fondamenti poggiano su valori impliciti, e cioè l’amore, il rispetto, la valorizzazione della diversità. Tuttavia, accade spesso che i legami di coppia vadano incontro a naufragi, che possono essere causati da una molteplicità di ragioni. Essenzialmente, potremmo dire che quando una coppia scoppia è perché sono venuti meno uno o più fondamenti del patto di fiducia che lega i partner oppure, ancor peggio, la coppia non poggia su un sistema valoriale condiviso.
Nei casi di dipendenza affettiva è proprio il sistema dei valori ad essere compromesso e, probabilmente, ad esserlo sempre stato, sin dagli esordi della relazione. In effetti, accade spesso di incontrare pazienti che manifestano bisogni sentimentali caratteristici, a cui si lega una precisa necessità emotiva, e che sono classificabili nella categoria dei “dipendenti affettivi”. Ma al di là di questa etichetta, cosa si nasconde? L’esperienza clinica suggerisce che le persone classificate come dipendenti affettive abbiano alle spalle un passato estremamente complesso. Frequentemente hanno avuto relazioni familiari scarsamente rassicuranti, le figure di attaccamento non di rado hanno trasmesso loro l’idea della pericolosità dell’ambiente esterno, inteso proprio come il mondo relazionale al di fuori del legame di dipendenza. Nel corso delle sedute in trance, spesso ho accolto e raccolto memorie antiche, connesse ad esperienze di disapprovazione, di affetto condizionato oppure negato, di tentativi di conquistare autonomia e indipendenza regolarmente frenati dalle figure di riferimento. L’insieme di tali pratiche educative può determinare un comportamento sottomesso, dipendente e spaventato da ogni separazione, soprattutto quando alla disapprovazione genitoriale per l’indipendenza si è unito un atteggiamento di ricompensa per il mantenimento della dipendenza. Spesso le caratteristiche della personalità affettivamente dipendente si palesano entro la prima età adulta e si manifestano in una molteplicità di contesti, dalla difficoltà alla presa in carico di decisioni quotidiane, alla difficoltà a mostrarsi in disaccordo con gli altri per la paura irrealistica di perdere supporto e approvazione, per finire con la sottomissione nei rapporti di coppia.
L’impiego di una psicoterapia combinata con l’ipnosi offre notevoli vantaggi a questa categoria di pazienti. Anzitutto, la terapia strategica nel setting verbale consente di procedere con la raccolta anamnestica e l’indagine della dimensione sociale e affettiva, attuale e pregressa, ponendo le basi per un trattamento espressivo-supportivo integrato con le esperienze in trance. Proprio attraverso le induzioni ipnotiche è possibile realizzare un intervento di consapevolezza e ristrutturazioni efficace ed efficiente, strategicamente orientato e breve nei tempi. In ipnosi le memorie arcaiche e i ricordi tornano accessibili alla persona che, guidata dal terapeuta, ha la preziosa occasione di approfondire gli atteggiamenti genitoriali, le relazioni oggettuali interiorizzate, esplorare ciò che ostacola il processo di separazione-individuazione e la creazione di una rete sociale equilibrata. Si offre, in questo modo, un setting privilegiato per la rielaborazione delle tematiche connesse alla dipendenza emotiva dal partner e, più in generale, dagli affetti, finalizzando l’intervento allo sviluppo e/o all’incremento della competenza decisionale autonoma e all’espressione dei propri bisogni e desideri.
Gli obiettivi che perseguo con i pazienti che presentano una dipendenza affettiva sono essenzialmente connessi al rafforzamento dell’Io nella direzione dell’accrescimento dell’autostima e all’aumento della capacità di tollerare la solitudine attraverso esperienze emozionali correttive, che costituiscono la base per la riformulazione delle credenze disfunzionali su cui poggiano i sintomi.