IPNOSI E DISINIBIZIONE ORATORIA
L’oratoria, dal latino ars «arte» dell’ oratorius «oratorio» indica la capacità del parlare in pubblico, davanti a una platea, a un’assemblea, un’adunanza. Senza dubbio ci sono persone dotate di un talento innato dell’eloquenza, tuttavia tutti possono apprendere specifiche tecniche, ovvero un insieme di accortezze sul piano stilistico, allo scopo di rendere l’intervento maggiormente efficace in relazione all’obiettivo che si intende raggiungere. Inoltre, perfino chi riesce a parlare con disinvoltura in situazioni “ristrette”, può subire degli autentici blocchi quando si trova a dover impostare un discorso davanti a una platea estesa. Si tratta, in questi casi, di veri e propri attacchi di ansia connessi alla prestazione, al timore di perdere la faccia, che finiscono per disturbare, fino a compromettere del tutto, la performance del relatore. Ai nostri giorni capita sempre più frequentemente che i contesti di lavoro nei quali tutti noi siamo inseriti ci portino, che ci piaccia o no, all’arduo compito di affrontare un pubblico. Capita ai manager nelle aziende, ma anche ai membri dei gruppi di lavoro, chiamati a relazionare sull’andamento di un progetto, ad esempio. Capita ai professionisti, che fanno la staffetta nei convegni specialistici. Insomma, al giorno d’oggi saper comunicare è una competenza sempre più importante e sempre più richiesta. Accade frequentemente, infatti, di ricevere pazienti che presentano difficoltà di questo tipo, e la natura del mio intervento consiste proprio nella abilitazione alla capacità espressiva e alla competenza comunicativa.
Per essere abili comunicatori occorre possedere due capacità:
• mettere in campo una buona osservazione degli interlocutori e, quando possibile, praticare l’ascolto attivo;
• saper divulgare le informazioni adottando un linguaggio il più possibile adeguato a chi ci ascolta. Questa accortezza consente di rendere più efficace il nostro messaggio, di modo che gli altri possano comprenderlo.
Al training di disinibizione oratoria generalmente affianco un lavoro terapeutico che consente di esplorare le concause emotive che creano blocco nel paziente e, alle volte, conflitto. Infatti, quando sussistono difficoltà comunicative l’aspetto cognitivo del paziente e la sua personale percezione del contesto e dei relativi rischi svolgono un ruolo importante.
Mediante interventi specifici che includono il lavoro in trance ipnotica, risulta possibile, in tempi ragionevolmente brevi, trasformare la percezione del contesto che evoca paura, ansia e pericolo nel paziente alle prese con il public speaking. La trance ipnotica rappresenta uno stato mentale diverso, capace di stimolare una maggiore disponibiltà nel paziente alla rielaborazione di contenuti angoscianti e alla loro ristrutturazione in chiave funzionale.
Numerose ricerche che hanno impiegato l’ipnosi per la gestione e il trattamento della disfonia e di origine psicogena e della balbuzie, hanno dimostrato che l’ipnoterapia è un dispositivo efficace (Kaya, Y., & Alladin, A., 2012).
Parallelamente all’intervento di ristrutturazione percettiva e cognitiva, è di fondamentale importanza lavorare sul potenziamento dell’autostima e sul rafforzamento del senso di sé del paziente, poiché si tratta di variabili in grado di agire direttamente sulle manifestazioni di ansia.
La mia scelta nei training di disinibizione oratoria e competenza comunicativa è quella di lavorare contemporaneamente sulla riduzione dell’ansia e su un generale rafforzamento della personalità del paziente, anche mediante l’impiego di tecniche immaginative.
Riferimento Bibliografico
Kaya, Y., & Alladin, A. (2012), Hypnotically Assisted Diaphragmatic Exercises in the Treatment of Stuttering: A Preliminary Investigation, International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis, 60(2), 175-205.