IPNOSI E DISTURBI DEL SONNO

 In Quando usare l'ipnosi

 

L’ipnosi e i disturbi del sonno

L’ipnosi è utile per portare a risoluzione i disturbi del sonno. Il sonno e il riposo rappresentano condizioni essenziali per una buona qualità della vita. Inoltre, il sonno è indispensabile per recuperare le energie necessarie a portare avanti i compiti quotidiani e le sfide straordinarie che si presentano.

I disturbi del sonno: diffusione e manifestazioni

I disturbi del sonno sono molto diffusi nella popolazione. Inoltre, le manifestazioni legate alle difficoltà di addormentamento e alla continuità del sonno lasciano segni inconfondibili. In particolare nell’aspetto – che si caratterizza per le classiche occhiaie e i rigonfiamenti sotto gli occhi, le palpebre appesantite. Tuttavia, anche nell’atteggiamento e nelle condotte, che si fanno più irritabili e si legano a uno stato generale di nervosismo e di ansia.

La sintomatologia dell’insonnia

In effetti, la sintomatologia dell’insonnia è particolarmente significativa. Essa può compromettere lo stato di attivazione diurna, che richiede lucidità per intervenire su una molteplicità di compiti e per nutrire la dimensione relazionale. Risulta frequente che i disturbi del sonno siano correlati a altri disturbi della sfera psicopatologica, come l’ansia e la depressione.

Insonnia transitoria e persistente

L’esperienza di una insonnia transitoria è stata sperimentata da chiunque almeno una volta nella vita. L’insonnia definita come persistente si configura come un vero e proprio disturbo, che ha un’alta prevalenza sulla popolazione. Spesso risulta correlata a una tensione d’ansia cronica, responsabile di uno stato di allarme continuo.

Insonnia e eventi di vita stressanti

Frequentemente l’esordio dell’insonnia persistente segue un evento particolarmente stressante. Tale evento è rilevante nel contesto esistenziale del paziente: la scomparsa di una persona cara, eventi economici sfavorevoli, il licenziamento. L’insonnia persistente è un disturbo comune nei setting clinici di medicina di base, coinvolgendo circa il 20% di tutti coloro che accusano insonnia e che si presentano nei centri del sonno o laboratori del sonno (Coleman et al.,1982; Simon e VanKorff, 1997).

La classificazione diagnostica dell’insonnia

Allo scopo di enfatizzare il rapporto bidirezionale tra i disturbi del ciclo sonno-veglia e disturbi medici generali e di ordine o patologico, il DSM 5 evidenzia alcune specificazioni. Tali specifiche sono avanzate sulla base delle recenti evidenze neurobiologiche e genetiche. In questo modo, risulta possibile distinguere i disturbi del sonno mediante categorie specifiche di disturbi:
• correlati alla respirazione;
• al ritmo circadiano;
• del sonno REM.

 

L’ipnosi per i disturbi del sonno

Vale ora la pena di approfondire in che modo l’ipnosi può essere impiegata allo scopo di migliorare la qualità del sonno e intervenire sulle variabili in grado di interferire con il nostro ciclo circadiano. Il contributo dell’ipnosi ai disturbi del sonno è stato verificato da diversi studi. Essi hanno confermato come una terapia fondata sull’ipnosi e l’autoipnosi può concretizzare benefici nel trattare le difficoltà di addormentamento e della continuità del sonno (Paterson).

Ipnosi e psicoterapia

Attraverso una psicoterapia fondata sull’utilizzo di dispositivi ipnotici, è possibile per il paziente sperimentare uno stato di completo abbandono e calma assoluta. Tale stato risulta funzionale a creare l’esperienza di cui è tanto deficitario nei contesti quotidiani. Inoltre, attraverso l’induzione dello stato di trance, è possibile attivare l’emisfero destro del nostro cervello. Esattamente l’emisfero destro prevale quando dormiamo.

Fuori dalla stanza di terapia: autoipnosi e segnali post-ipnotici

Da ciò deriva l’opportunità, per il paziente, di vivere una condizione di profondo rilassamento. Essa costituisce il naturale preludio al riposo e al sonno. E’ così ulteriormente auspicabile insegnare al soggetto le opportune strategie per riprodurlo in seguito. La riproduzione è possibile da solo attraverso le tecniche autoipnotiche, oppure attraverso segnali post ipnotici opportunamente ideati dal terapeuta.

La psicoterapia e l’apprendimento di tecniche di autoipnosi

Nell’ambito di una terapia fondata sull’ipnosi, dunque, è possibile realizzare il giusto setting per l’apprendimento di training in grado di facilitare il rilassamento del paziente. Tale affermazione è coerente con quanto affermato da Erickson:

la trance e quello stato in cui l’apprendimento e la disponibilità al mutamento hanno le maggiori probabilità di avere luogo“.

Ipno Terapia

Nel suo volume “Ipno Terapia” egli racconta dell’utilizzo terapeutico di un conflitto di evitamento allo scopo di risolvere un sintomo di insonnia. Si tratta del caso di un anziano signore meticoloso che era orgoglioso di svolgere da solo le faccende di casa, eccettuato il fatto che odiava dare la cera e pavimenti.

L’aneddoto di Milton Erickson, ipnotista

La  determinazione nei confronti dei conflitti, emersa in seguito a un esame  del soggetto condotta da Erickson, viene utilizzata per strutturare un legame terapeutico di evitamento. Gli venne detto che se non si fosse addormentato entro 15 minuti da quando era andato a letto, avrebbe dovuto alzarsi. Inoltre sarebbe dovuto stare in piedi a dare la cera e pavimenti fino a che non avesse sentito che poteva dormire. Se, di nuovo, non si addormentava entro 15 minuti, avrebbe dovuto alzarsi e continuare questa procedura. Il signore raccontò a che aveva incerato bene i pavimenti e aveva dormito notevolmente bene.

Riferimenti bibliografici

• Paterson DC. Hypnosis: an alternative approach to insomnia, Can Fam Physician, 1982, 28, 768-770.
• Erickson M., Rossi E. (1982), Ipno Terapia, Astrolabio.

Dott.ssa Maria Novella Grimaldi
Dottoressa Maria Novella GrimaldiDa circa 20anni esperta di ipnosi strategica, ipnoterapia ericksoniana, ipnosi dinamica e regressiva. Laureata in Psicologia a indirizzo applicativo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e specializzata in Approccio Breve e Strategico. Da anni utilizzo quotidianamente questo approccio insieme all’ipnosi, durante il percorso terapeutico l’attenzione non viene posta sul passato ma sul presente e sul futuro. Questo tipo di intervento si avvale di tecniche specifiche tra cui ricordo il Training Autogeno, la desensibilizzazione sistematica, l’ipnosi etc. Oltre ad usare le tecniche di rilassamento e l’ipnosi in ambito clinico conduco presso l’Istituto per lo Studio Delle Psicoterapie corsi, riservati a medici e psicologi, per conduttori di Training Autogeno, Tecniche Ipnotiche e R.A.T. Mail: marianovellagrimaldi@gmail.com
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