Ipnosi per superare l’ ipocondria

 In Quando usare l'ipnosi

L’ipnosi per affrontare l’ipocondria

L’ipnosi è una tecnica di comprovata efficacia utile ad affrontare e risolvere le problematiche connesse all’ipocondria. Il termine ipocondria ha a che vedere con un disturbo psichico connesso a uno stato di preoccupazione del paziente rispetto alla propria salute. Tale senso di preoccupazione risulta, tuttavia, eccessivo e ingiustificato. Si associa spesso la convinzione che qualunque variazione nell’organismo possa rappresentare il segno di una malattia. Anche una visita medica di routine è, così, in grado di creare allarme: potrebbe rivelare la presenza di una patologia.

Un disturbo invalidante

Spesso l’esordio dell’ipocondria avviene in seguito a un peggioramento delle condizioni generali della salute oppure dell’esistenza della persona.  In una tale condizione l’individuo è portato a ricercare disperatamente una causa al suo malessere, allo scopo di sanarlo. In altre circostanze, questo disturbo può essere associato a perdita di autostima, a disturbi di personalità. Altre potenziali concause possono essere legate all’ambiente che ha caratterizzato l’infanzia del paziente, per esempio l’aver avuto genitori ipocondriaci.

Diffusione e classificazione dell’ipocondria

Dal punto di vista epidemiologico, le donne e gli uomini sono colpiti nella stessa misura dall’ipocondria, rappresentando il 2% della popolazione. La fascia di età maggiormente colpita è quella tra i quaranta e i cinquant’anni. Nel DSM 5, l’ipocondria viene inclusa nella categoria “Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche”. Nella stessa categoria, chiamata “Disturbo d’ansia per le malattie” vi sono i disturbi fittizi. In realtà l’ipocondria è stata eliminata come disturbo e le persone con elevata attivazione di ansia per loro stato di salute, in assenza di sintomi somatici, si vedono diagnosticato un disturbo d’ansia. Coloro che sperimentano sintomi somatici significativi oltre all’ansia ricevono diagnosi di disturbo da sintomo somatico. Va ricordato che l’ipnosi per affrontare l’ipocondria è una tecnica di comprovata efficacia.

Comportamento e fantasie della persona ipocondriaca

Capita spesso che il paziente ipocondriaco viva una condizione di ansia che lo porta a continue lamentele rispetto alle sue condizioni di salute. Tali circostanze per loro stessa natura conducono ad approfondimenti medici e all’assunzione di farmaci e terapie. Tutto ciò causa una significativa compromissione del funzionamento sociale, relazionale e lavorativo del paziente. Inoltre, il paziente ipocondriaco è portato a selezionare l’attenzione soltanto sui segnali che confermano le ipotesi di malattia. Nell’ipocondria è temuta la morte con sofferenze atroci, quale scenario disastroso che si potrebbe verificare in un momento futuro e imprecisato. Prima di prendere in carico un paziente che lamenta un corredo sintomatologico significativo è necessario chiarire se sono state escluse tutte le cause di tipo organico attraverso gli opportuni accertamenti medici. Si tratta di una cosa che quasi sempre accade con il paziente ipocondriaco, che arriva all’attenzione dello psicoterapeuta solo dopo aver consultato diversi specialisti.

L’ipnosi per affrontare ipocondria

L’ipnosi si è rivelata uno strumento di grande efficacia nel trattamento della ipocondria¸ sia come base della terapia, sia addizionata alle psicoterapie tradizionali. Come è stato infatti ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica, attraverso l’ipnosi è possibile attivare e regolare la connessione mente e corpo. Diversi studi hanno segnalato che i fattori genetici hanno un ruolo piuttosto marginale nella genesi dell’ipocondria, per cui appare più produttivo intervenire sui fattori ambientali. Questi ultimi  sembrano determinare un impatto più rilevante nell’insorgenza del disturbo.

L’origine dell’ansia da sintomi somatici

Si osserva che frequentemente i pazienti riportano esperienze pregresse relative a patologie serie subite personalmente, soprattutto durante l’infanzia. Altrettanto spesso i pazienti riferiscono esperienze indirette di malattia che hanno colpito membri della propria famiglia. Risulta plausibile che tali vissuti possano aver indotto il soggetto all’elaborazione interiorizzata di credenze disfunzionali sulla propria fragilità e vulnerabilità. Queste ultime si attivano ogni volta che la persona è esposta a informazioni connesse alla malattia. Può accadere nei modi più disparati: dalla visione di un documentario, alla lettura di un articolo, al sapere che qualcuno si è ammalato.

L’ipnosi funziona

L’ipnosi è utile per affrontare ipocondria e risolvere le problematiche ad essa associate. La psicoterapia e l’ipnosi rappresentano un connubio perfetto per intervenire sul paziente ipocondriaco, allo scopo di lavorare sulle false credenze che alimentano il disturbo. Nello stato di trance è possibile attivare delle procedure di chiarificazione e ristrutturazione delle credenze disfunzionali, intervenendo contemporaneamente sulla gestione delle emozioni che si attivano nel paziente ogni qualvolta è esposto a situazioni ansiogene, alla realizzazione di uno stato di calma e di potenziamento della competenza esistenziale connessa al controllo del proprio corpo e alla corretta decodifica dei segnali che dal soma arrivano alla mente. Inoltre, in una seconda fase terapeutica, il paziente può apprendere tecniche di rilassamento profondo, ovvero pratiche immaginative, meditative, o di training autogeno grazie alle quali controllare il corpo, attraverso il governo di determinati stati fisici.

 

RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO
Crawford, H.J. & Barbasasz, A.F. (1993), Phobias and intense fears: facilitating their treatment with hypnosis, In J. W. Rhue, S. J. Lynn & I. Kirsch, (Eds.), Handbook of clinical hypnosis (pp.311-338) Washington, D.C.: American Psychological Association.

Dott.ssa Maria Novella Grimaldi
Dottoressa Maria Novella GrimaldiDa circa 20anni esperta di ipnosi strategica, ipnoterapia ericksoniana, ipnosi dinamica e regressiva. Laureata in Psicologia a indirizzo applicativo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e specializzata in Approccio Breve e Strategico. Da anni utilizzo quotidianamente questo approccio insieme all’ipnosi, durante il percorso terapeutico l’attenzione non viene posta sul passato ma sul presente e sul futuro. Questo tipo di intervento si avvale di tecniche specifiche tra cui ricordo il Training Autogeno, la desensibilizzazione sistematica, l’ipnosi etc. Oltre ad usare le tecniche di rilassamento e l’ipnosi in ambito clinico conduco presso l’Istituto per lo Studio Delle Psicoterapie corsi, riservati a medici e psicologi, per conduttori di Training Autogeno, Tecniche Ipnotiche e R.A.T. Mail: marianovellagrimaldi@gmail.com
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