Ipnosi e ricerca interiore

 In Quando usare l'ipnosi

Accedere allo stato ipnotico significa sperimentare consapevolmente uno stato naturale di coscienza attraverso il quale è possibile attuare una molteplicità di interventi. A partire proprio dalla considerazione relativa alle potenzialità della trance ipnotica, si rende necessario, in premessa, specificare la necessità di affidarsi a professionisti della salute che abbiano competenze psicologiche e psicoterapeutiche attraverso cui guidare quello che,di fatto, è un vero e proprio viaggio interiore. Grazie alle opportunità offerte dall’ipnosi, il paziente può contattare memorie lontane, accedere a risorse inaspettate, diventare consapevole di automatismi e credenze disfunzionali, correggere comportamenti dannosi per la salute, diventare più performante nel lavoro e nelle relazioni, e molto altro ancora. Il minimo comune denominatore di tutti questi interventi, tanto quando parliamo di una generica attivazione di risorse, tanto quando ci concentriamo sulla remissione di un vero e proprio disturbo, potrebbe essere rintracciato nel fatto che la nostra mente compie un viaggio di ricerca interiore a cui partecipa anche il mondo emozionale e affettivo. Un viaggio complesso, intenso, estremamente significativo. Per ricerca interiore possiamo intendere un processo attraverso il quale la persona comincia a percorrere i sentieri che la portano al vero Sé, un cammino di coscienza e conoscenza che comporta cambiamento e trasformazione. Sono sempre di più i pazienti si rivolgono a me per muovere i primi passi in questa direzione, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore comprensione di sé che consenta loro di vivere in maniera più autentifica. L’autenticità, in effetti, è il frutto di una vera e propria conquista personale, che si rinnova giorno dopo giorno, nelle sfide quotidiane, e che ci porta a vivere facendo le scelte più vicine a realizzare la nostra vera natura. Questo significa, per esempio, prendere decisioni fondate non sulla paura o sull’evitamento, bensì fondate sui nostri bisogni più profondi. Un viaggio di scoperta e riscoperta, in cui l’ipnosi gioca un ruolo fondamentale perché consente di arginare le resistenze e di sciogliere i paradossi disfunzionali, ovvero i nostri sabotatori interni. Queste tematiche intime e preziose, nella stanza di terapia, consentono la messa a punto di un lavoro di elaborazione che alterna la trance ipnotica alla più comune terapia verbale e, trattate secondo l’approccio strategico, tali riflessioni si prestano a una rilettura in grado di spezzare i circoli viziosi che possono interessare uno o più ambiti di vita; sono gli stessi circoli viziosi a diventare leve nel cambiamento personale e a costituire il fondamento per l’instaurarsi di circoli virtuosi, che si autoalimentano fuori dal setting terapeutico, grazie alla gratificazione che nasce spontaneamente da scelte autentiche e funzionali. L’ipnosi consente la concentrazione psichica del soggetto al suo mondo interno e l’isolamento, almeno parziale, dall’ambiente – ovvero i requisiti per accedere alla riscoperta di Sé. Dal punto di vista dell’attivazione cerebrale ciò è possibile attraverso la variazione dell’attività dei neuroni in specifici circuiti neurali. Particolarmente illuminante risulta una ricerca condotta da un gruppo di neuroscienziati della Stanford University che hanno indagato tale fenomeno mediante la Risonanza Magnetica Funzionale. Spiegel e collaboratori, infatti, hanno trovato che nei soggetti ipnotizzati si verifica una diminuzione dell’attività nella parte dorsale della corteccia cingolata anteriore, “come se la persona fosse così assorta in qualcosa da non badare a null’altro”. Nella pratica clinica ritengo che l’induzione dello stato ipnotico nei pazienti che formulano la richiesta di autoconoscenza e ricerca interiore sia una procedura in grado di restituire alla persona la dimensione delle sue capacità di autoefficacia, anche grazie all’attivazione delle endorfine, un gruppo di sostanze prodotte dal cervello che svolgono un ruolo neurotrasmettitoriale connesso al benessere, i cui vantaggi sono immediatamente percepibili dal paziente. Inoltre, i pazienti in stato di trance sono in grado di percepirsi capaci di riappropriarsi del proprio progetto di vita, delle loro mete esistenziali, elementi strategici per raggiungere la pacificazione interiore e vincere le proprie sfide.

Riferimento bibliografico
David Spiegel, Functional Brain Basis of Hypnotizability, Arch Gen Psychiatry. 2012 Oct; 69(10): 1064–1072.

Dott.ssa Maria Novella Grimaldi
Dottoressa Maria Novella GrimaldiDa circa 20anni esperta di ipnosi strategica, ipnoterapia ericksoniana, ipnosi dinamica e regressiva. Laureata in Psicologia a indirizzo applicativo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e specializzata in Approccio Breve e Strategico. Da anni utilizzo quotidianamente questo approccio insieme all’ipnosi, durante il percorso terapeutico l’attenzione non viene posta sul passato ma sul presente e sul futuro. Questo tipo di intervento si avvale di tecniche specifiche tra cui ricordo il Training Autogeno, la desensibilizzazione sistematica, l’ipnosi etc. Oltre ad usare le tecniche di rilassamento e l’ipnosi in ambito clinico conduco presso l’Istituto per lo Studio Delle Psicoterapie corsi, riservati a medici e psicologi, per conduttori di Training Autogeno, Tecniche Ipnotiche e R.A.T. Mail: marianovellagrimaldi@gmail.com
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