Ipnosi e sogni, quale legame?

 In Quando usare l'ipnosi

Il sonno può essere definito come una condizione temporanea e periodica di sospensione della coscienza, così come la intendiamo quando ci troviamo in stato di vigilanza e concentrazione. Infatti, mentre dormiamo l’interazione con l’ambiente che ci circonda è sospesa e, se sollecitati, le reazioni che adoperiamo risultano prive del coordinamento dinamico delle attività neuropsicologiche che mettiamo in campo quando siamo svegli e vigili. Inoltre, lo stato di sonno risulta associato a significative alterazioni funzionali, tra le quali la riduzione del tono muscolare, della frequenza cardiaca e pressoria, nonché la diminuzione del metabolismo energetico. Si stima che l’essere umano, complessivamente, trascorra un terzo della sua esistenza dormendo (ragione per cui i disturbi del sonno risultano così sgradevoli, dimostrandosi in grado di alterare il ritmo di vita degli individui che ne soffrono in modo significativamente negativo) e la durata dei periodi di sonno varia con l’età: si dorme moltissime ore da neonati (18-20 ore al giorno) ma poi le ore di sonno tendono a ridursi gradualmente nell’adulto e a diminuire drasticamente nell’anziano (5-7 ore al giorno).

Dal punto di vista fisiologico, il sonno risulta strettamente connesso ai fenomeni della veglia dal momento che si tratta di due stati funzionali distinti e tuttavia stabilmente correlati dal sistema nervoso centrale.

L’interesse per il significato fisiologico del sonno è ancora molto vivo poiché si tratta di una questione tuttora aperta e di difficile comprensione, anche perché una sostanziosa percentuale di neuroni sfugge all’esplorazione neurofisiologica. Peraltro sarebbe ingenuo considerare il sonno come una mera fase di ristoro poiché è stato ampiamente verificato che durante il sonno il nostro cervello continua a lavorare, benché in un modo diverso. Per esempio, il periodo REM (rapid eye movements) va indubbiamente considerato come un periodo d’intensa attività, con caratteristiche ben precise. Le fasi REM della durata media di 20 minuti, si susseguono, negli esseri umani, a intervalli di circa 90 minuti l’uno dall’altro, occupando approssimativamente il 20% del sonno. Nel corso degli episodi REM si vivono esperienze oniriche particolarmente vivide, che possono essere più facilmente evocate al risveglio.

I fenomeni onirici sono stati affrontati sistematicamente da S. Freud alla fine del XIX sec. dal punto di vista psicodinamico, ma è solo agli inizi degli anni 1950 che il sogno è entrato a pieno diritto nell’area dell’indagine scientifica con la scoperta di alcuni correlati psicologici che ne accompagnano lo svolgimento.

Accade con una certa regolarità che i pazienti con i quali porto avanti una psicoterapia fondata su interventi di trance ipnotica comincino ad apprezzare una rinnovata capacità di rievocazione della dimensione onirica durante il periodo di trattamento. L’ipnosi è un fenomeno psicologico complesso, nel quale si assiste a un cambiamento dello stato di coscienza a cui si associa un restringimento dell’attività razionale a vantaggio dell’emotività. Proprio queste caratteristiche rendono l’esperienza di trance simile al sogno, pur con importanti differenze sul piano della vigilanza e su quello dei correlati neurali. La trance ipnotica è una esperienza che, quando sollecitata, amplifica la capacità del paziente di sperimentare stati di coscienza diversi e il lavoro che svolgo in seduta con il paziente si configura come un vero e proprio allenamento all’esplorazione del mondo interno.

La rievocazione spontanea dei contenuti onirici diventa un prezioso materiale di indagine psicoterapeutica, anche sul piano strategico. Diventa in questo modo possibile intervenire con maggiore efficienza ed efficacia per risolvere condizioni di ansia cronica, disturbi da stress post traumatico, disturbi dell’adattamento, o semplicemente guidare la persona alla riscoperta del proprio mondo interno e delle sue reali aspirazioni, consentendogli, altresì di apprendere tecniche in grado di portare rilassamento quando serve, fino al riuscire ad incastonare quotidiani momenti di distensione.

Dott.ssa Maria Novella Grimaldi
Dottoressa Maria Novella GrimaldiDa circa 20anni esperta di ipnosi strategica, ipnoterapia ericksoniana, ipnosi dinamica e regressiva. Laureata in Psicologia a indirizzo applicativo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e specializzata in Approccio Breve e Strategico. Da anni utilizzo quotidianamente questo approccio insieme all’ipnosi, durante il percorso terapeutico l’attenzione non viene posta sul passato ma sul presente e sul futuro. Questo tipo di intervento si avvale di tecniche specifiche tra cui ricordo il Training Autogeno, la desensibilizzazione sistematica, l’ipnosi etc. Oltre ad usare le tecniche di rilassamento e l’ipnosi in ambito clinico conduco presso l’Istituto per lo Studio Delle Psicoterapie corsi, riservati a medici e psicologi, per conduttori di Training Autogeno, Tecniche Ipnotiche e R.A.T. Mail: marianovellagrimaldi@gmail.com
Recent Posts
Comments
  • Daniel

    Gentile Dottoressa,
    i miei più vivi complimenti per la forma scorrevole, lineare e densa di contenuti del suo esprimersi, difficilmente incontro laureati con questa preziosa dote, una caratteristica puramente umana ormai molto rara.
    Passavo di qui cercando appunto una commessione tra ipnosi e sogni, poichè alcuni li reputano fenomeni simili, definendo i sogni “autoipnosi”, ma io sinceramente non lo credo, in quanto nei miei passati voli notturni ho sognato cose che mai avrei immaginato, e dubito fortemente che il pensiero possa determinare certi universi tangibili a volte più del “reale”, dove ambienti e personaggi sembrano tutt’altro che riflessi della mia psiche, piuttosto hanno connotati assai distanti da ciò che vivo di giorno, e le presenze hanno un modo di porsi e di ragionare che gli umani “reali” non posseggono affatto, pare quasi che questo sia un incubo e quella la realtà.
    Le premetto che non sono nemmeno ipnotizzabile, per quanto molti addetti ci hanno provato, ma senza risultati, ho una psiche molto cristallina, non si piega, quindi giurerei che i sogni non sono delle autoipnosi, almeno i miei.
    Alcuni periodi mi è capitato di passare dalla veglia a quei mondi paralleli in piena coscienza e quindi viverli esattamente come reali, anche se non ho mai potuto allungare la durata del transfert più dello spontaneo risveglio, ed in quei casi pare come essere Dio in un mondo tutto tuo, in cui riesci a fare di tutto, volare, essere al comando di un’astronave con equipaggio, nuotare nelle profondità, combattere draghi, etc. tutto come più che vero.
    Forse saranno momenti particolari della vita gravati da stress emotivi? Non saprei, ma di sicuro certi sogni o certe uscite in quei mondi sono davvero imparagonabili a questa “realtà”. Lei pensa che tutto questo sia banale?

    Cordiali Saluti

    Daniel

Leave a Comment

Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Not readable? Change text.

Start typing and press Enter to search