Binge eating: intervenire con l’ipnosi

 In Quando usare l'ipnosi

Che cos’è il binge eating disorder

Il Binge Eating Disorder è conosciuto anche come disturbo da alimentazione incontrollata ed è un disturbo della condotta alimentare di pertinenza psichiatrica, a differenza dell’obesità che rappresenta, invece, una condizione medica.

Sin dall’antichità sono stati riconosciuti e descritti comportamenti alimentari peculiari e anomali, tuttavia solo negli ultimi decenni del secolo scorso i disturbi dell’alimentazione sono stati oggetto di ricerche sistematiche sul piano psicopatologico e clinico.

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, giunto nel 2013 alla quinta edizione, inserisce il Binge Eating tra i disturbi del comportamento alimentare. Nella realtà clinica binge eating disorder e obesità si presentano frequentemente in associazione e come tali vanno trattati.

Il Binge Eating disorder è caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffate non seguite, come nella bulimia, da vomito autoindotto, eccessiva attività fisica o altri comportamenti di compensazione. Le persone che soffrono di disturbo dell’alimentazione incontrollata sviluppano, dunque, obesità ed un significativo disagio psicologico, che si associa a disturbi dell’umore e scarsa autostima.

Come riconoscere episodi di binge eating

In particolare, i criteri diagnostici del disturbo per porre diagnosi di Binge Eating Disorder sono cinque:

1. Ricorrenti episodi di abbuffate. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi gli aspetti che seguono:

a) Mangiare, in un periodo definito di tempo (per es., un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili.
b) Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (per es., sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o di non controllare cosa o quanto si sta mangiando).

2. Gli episodi di abbuffata sono associati a tre (o più) dei seguenti aspetti:

a) mangiare molto più rapidamente del normale;
b) mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni;
c) mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati;
d) mangiare da soli perché a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando;
e) Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o assai in colpa dopo l’episodio.

3. È presente un marcato disagio riguardo alle abbuffate

4. L’abbuffata si verifica, in media, almeno una volta alla settimana per 3 mesi

5. L’abbuffata non è associata alla messa in atto sistematica di condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa, e non si verifica esclusivamente in corso di bulimia nervosa o anoressia nervosa.

Dal punto di vista neurofisiologico

Lo sviluppo delle ricerche neurofisiologiche ha consentito di osservare l’esistenza di due centri encefalici contrapposti deputati al controllo alimentare e situati al livello dell’ipotalamo: un centro della fame ed un centro della sazietà.
Vi sono quindi precisi meccanismi neurofisiologici che regolano la condotta alimentare e che devono essere considerati dallo psicoterapeuta nel contesto dell’indagine clinica, unitamente a fattori prettamente psicologici, da esplorare illuminando la storia di vita del paziente con disturbi da alimentazione incontrollata.

In particolare, occorre intervenire tanto sulle cause psicologiche che innescano le abbuffate, tanto sul senso depressivo che i pazienti vivono come conseguenza del disturbo, operando un costante contenimento e rafforzamento dell’autostima. Con questa categoria di pazienti è spesso necessario predisporre un intervento in equipe, che renda multidisciplinare il trattamento.

Trattamento terapeutico psicologico in combinazione con l’ipnosi

Sul versante psicoterapeutico, il trattamento psicologico in combinazione con l’ipnosi consente di raggiungere risultati importanti sia sul piano della confutazione di credenze disfunzionali che determinano le abbuffate, sia sui livelli di attivazione fisiologica.

In particolare, mediante la trance ipnotica, è possibile procedere ad una dissociazione tra l’ingestione incontrollata dei cibi e il senso di immediata scarica di gratificazione che ad essa si connette.
Il paziente è guidato, in questo modo, a costruire nuovi e più funzionali modelli di comportamento a cui accostare vissuti di soddisfazione e appagamento, a cui si lega una percezione crescente di potere e controllo associato all’assunzione del cibo.

Generalmente predispongo anche interventi propriamente psicoeducativi nel contesto della terapia verbale. Condividendo con il paziente il funzionamento del disturbo e i fattori di mantenimento, lo si porta a riconoscere le cause e quindi ridurre, fino ad azzerare, i comportamenti di discontrollo.

Un’attenzione specifica, inoltre, è dedicata alla percezione della propria immagine corporea, considerando che la percezione negativa di sé può comportare l’isolamento, le difficoltà in ambito lavorativo o di studio, socio relazionale e affettivo.

Riferimenti bibliografici

American Psychiatric Association (2014), Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione (DSM-5), Raffaello Cortina editore
Adami, G.F., Gandolfo, P., Bauer, B., and Scopinaro, N. (1995) Binge eating in massively obese patients undergoing bariatric surgery; International Journal of Eating Disorders; 17: 45–50.

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Dott.ssa Maria Novella Grimaldi
Dottoressa Maria Novella GrimaldiDa circa 20anni esperta di ipnosi strategica, ipnoterapia ericksoniana, ipnosi dinamica e regressiva. Laureata in Psicologia a indirizzo applicativo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e specializzata in Approccio Breve e Strategico. Da anni utilizzo quotidianamente questo approccio insieme all’ipnosi, durante il percorso terapeutico l’attenzione non viene posta sul passato ma sul presente e sul futuro. Questo tipo di intervento si avvale di tecniche specifiche tra cui ricordo il Training Autogeno, la desensibilizzazione sistematica, l’ipnosi etc. Oltre ad usare le tecniche di rilassamento e l’ipnosi in ambito clinico conduco presso l’Istituto per lo Studio Delle Psicoterapie corsi, riservati a medici e psicologi, per conduttori di Training Autogeno, Tecniche Ipnotiche e R.A.T. Mail: marianovellagrimaldi@gmail.com
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