Perchè l’ipnosi fa tanta paura?
“L’ipnosi, da sempre, ha la fama di essere qualcosa di pericoloso: nel migliore dei casi è stata assimilata alla manipolazione, alla perdita di controllo, ad alterazione della volontà, e nel peggiore dei casi ad un’esperienza sovrannaturale.” Nella pagina del sito dedicata a chiarire cos’è l’ipnosi, sono queste le mie parole iniziali. E continuo dicendo che “riconoscere l’ipnosi come un fenomeno naturale è il primo passo per sgomberare il campo da pregiudizi che erroneamente la mostrano come uno strumento di manipolazione”. Manipolazione, perdita di coscienza, poteri sovrannaturali posseduti dall’operatore, sono solo alcune delle paure associate a una seduta in trance ipnotica. Nel periodo di Halloween durante il quale, simbolicamente, la società si confronta con la parte mostruosa che abita la vita e ognuno di noi, evocando il terrore allo scopo di esorcizzarlo, vale la pena di dedicare un approfondimento proprio alle paure connesse con il lasciarsi andare all’ipnosi.
Il minimo comune denominatore di tutte le paure legate alla trance potrebbe, forse, essere rintracciato nella manipolazione. La manipolazione psicologica è un tipo di influenza finalizzata a trasformare la percezione o la condotta delle altre persone mediante l’impiego di schemi e tecniche ingannevoli e/o subdoli. In questo modo il manipolatore persegue l’obiettivo di appagare i propri bisogni, a spese del soggetto o dei soggetti manipolati. In verità, la persona che si sottopone alla trance ipnotica non solo è perfettamente cosciente, ma anzi vive uno stato in cui la sua capacità immaginativa è ancora più fervida, e proprio per questo è portato a cooperare attivamente con il terapeuta, dimostrando, dunque, un alto livello di concentrazione. Inoltre, il paziente in trance ipnotica rivolge la sua attenzione più sugli stimoli interni che sugli input ambientali, risultando del tutto indifferente a disturbi ambientali quali rumori, luci, ecc. e proprio in virtù di tale concentrazione psichica egli è maggiormente consapevole di quello che accade dentro di sé e di ciò di cui vuole parlare o non parlare. A testimonianza di ciò, vale la pena ricordare che la persona in ipnosi può perfino mentire, quindi tutte le sue facoltà sono conservate e sotto il suo pieno controllo.
Un’altra argomentazione che si sente spesso è che soltanto le persone psicologicamente fragili possono andare in ipnosi. Un’affermazione forte, che nasconde una paura: quella di perdere il controllo di sé durante la seduta. Inoltre, se la persona che pensa che l’ipnosi si fonda sulla fragilità umana accedesse alla trance, dovrebbe confrontarsi con la paura di doversi considerare psicologicamente debole. E’ evidente,dunque, come una paura tiri l’altra, innescando un circolo vizioso che porta alla fuga. In realtà, si tratta di un luogo comune del tutto infondato. Potremmo affermare addirittura il contrario: durante lo stato di trance il nostro cervello è fortemente attivato, e in particolare risultano vivide alcune funzioni cognitive superiori, come quelle connesse alla memoria, all’apprendimento e alla pianificazione. Insomma, l’esperienza della trance non ha nulla a che vedere con la debolezza mentale!
Infine, la paura di confrontarsi con l’ipnotista, un operatore che alcune false credenze descrivono come dotato di particolari poteri mentali. A onor del vero,l’ipnosi è una capacità come tante e chiunque desideri apprenderla può farlo nella misura in cui metta a disposizione la sua volontà di imparare e disponga dei titoli per poi svolgerla in modo etico e deontologicamente ineccepibile. Certo, come per qualsiasi altra competenza, è possibile che alcune persone risultino più predisposte di altre, è così anche per l’apprendimento delle lingue straniere o nel campo degli strumenti musicali. L’ipnosi può essere definita come una forma di comunicazione complessa e per diventare esperti è necessario tanta passione, impegno e pratica deliberata.
E quindi, niente paura! 😉