Tecniche di auto rilassamento

Il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson

Il Rilassamento muscolare progressivo di Jacobson è una tecnica che prevede esercizi di contrazione e decontrazione sistematica dei distretti muscolari.

L’obiettivo è quello di imparare a distinguere, nella vita quotidiana, gli stati di tensione e trasformarli in rilassamento. Si tratta più propriamente, quindi, di arrivare ad apprendere tutte le tecniche di auto-rilassamento da  eseguire facilmente n qualunque luogo. Nella fase iniziale è necessario apprendere la tecnica da un Trainer, in seguito si è in grado di eseguirla da soli, arrivando a una completa autonomia del soggetto praticante.

La finalità della tecnica è quella di indurre delle modificazioni sul sistema neurovegetativo attraverso il rilassamento muscolare.

Questa tecnica iene speso usata per il controllo dell’ansia, considerando la sua stretta relazione con la tensione muscolare. Si procede attraverso delle fasi di tensione-distensione per indurre il rilassamento progressivo di tutti i distretti muscolari, iniziando dalle braccia per finire ai piedi, per arrivare a tutto il corpo.

Rilassamento tramite ipnosi

L'ipnosi se utilizzata volontariamente rappresenta uno dei sistemi più naturali e rapidi per ottenere un stato totale di rilassamento e di controllo sul proprio corpo e sulle proprie emozioni, con conseguente raggiungimento del benessere psicofisico. Questo stato può essere considerato come una condizione di coscienza assolutamente naturale.

Le tecniche utilizzate possono variare a seconda del tipo di induzione e/o possono essere integrate tra loro. Le più comuni sono l’induzione verbale classica, quella dinamica e le induzioni indirette eriksoniane.

Il procedimento ipnotico ha un riscontro obiettivo a livello neurofisiologo. Nella prima fase, cioè la fase induttiva, si verifica un primo cambiamento dello stato di coscienza. Si possono riscontrare sull”EEG (Eletroencefalogramma) un’accentuata presenza delle onde alfa tipiche degli stati di rilassamento e di distacco dalla realtà esterna.

Si comincia quindi con un passaggio dalle onde beta (predominanti durante la veglia e gli stati di vigilanza e allerta) alle onde alfa più lente. L’alterazione delle proprie vibrazioni cerebrali comporta un rallentamento anche di altre attività (respiro, pulsazioni cardiache) e viceversa. Successivamente, con l’approfondimento dello stato, si manifesta un predominio delle onde theta più lente che caratterizzano la trance vera e propria.

Bibliografia

Del Verme P., Training Autogeno – Come Custodire e Recuperare la Salute, edizioni Psiconline a Napoli – Fondazione G.B. Vic, o 2014
Dietmar Ohm.,Rilassamento muscolare progressivo, Red edizioni 1996
Robertson Ian H., Il cervello plastico, Rizzoli, 1999, pp. 53-54) 
Schultz Jurgen H.,Il training autogeno. Metodo di autodistensione da concentrazione psichica,  Feltrinelli 2010

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